Nato a Montelupo Fiorentino (Firenze) nel 1940, all’età di 15 anni fu assunto dalla prestigiosa Fonderia Marinelli di Firenze come ritoccatore di cere e creatore di modelli. Studiò disegno con i più noti pittori della zona e dal 1959 al 1961 frequentò la Scuola del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Prima di imparare l’arte del modellare, Piero Bertelli apprese il metodo della “cera persa”, le rifiniture del ritocco ed i segreti della patina. Nello studio della fonderia, in Via Corridoni, scultori come Berti, Moschi, Innocenti, Tofanari e molti altri erano soliti chiedergli di ritoccare le loro cere e di seguire la fusione dei loro lavori. Durante questo lungo lavoro, fianco a fianco con gli scultori, il Montelupino di 15 anni, mentre lavorava alla sua cera ancora “tenera”, esprimeva il suo amore per l’armonia plastica della forma propendendo per la scultura figurativa. Questo amore lo spinse a studiare con lo scultore Terreni, che lo aiutò, dopo le dure ore trascorse nella fonderia, ad affrontare i tre anni della Scuola del Nudo Libero dell’Accademia Fiorentina, dove insegnava il Professor Settala. Bertelli ha gestito la Fonderia Marinelli fino al 1998 quando è andato in pensione: oggi continua la sua attività di scultore in continuo rapporto di collaborazione con la fonderia. Nel 1970 ha ricevuto il “Premio Nazionale per lo Sport e l’Arte” al Palazzo dei Congressi di Firenze e nel 1984 il premio “Lyceum” per l’Arte della Scultura a Milano. Celebri le sue sculture “Patrizia”, “Donna allo specchio”, “Adolescenza”, la fontana dei “Marlyns”, etc. Espone permanentemente presso la Galleria d’arte “Pietro Bazzanti e Figlio” di Firenze.