Scultore dallo spirito ribelle e aggressivo, passò gran parte della sua vita a fuggire dalle condanne, vagabondando tra Siena, Roma, Mantova, Padova, Firenze, lavorando come scultore e medaglista.
Ma l’opera più celebre è il Perseo (Loggia della Signoria, Firenze) di cui descrisse la romanzesca fusione in bronzo, e per cui eseguì le quattro figure della base: Danae, Giove, Minerva, Mercurio (Museo Nazionale del Bargello, Firenze).