(1884 – 1955)
Maestro di Sirio Tofanari, entra giovane come apprendista sbozzatore nello studio di Cesare Fantacchiotti. Autore di figure, busti e ritratti, nel 1909 espone e viene premiato a Livorno per l’opera “Carità” e nel 1910 a Cettinje (Montenegro) con “Lavoro”. Dopo la prima guerra mondiale riprende a scolpire e nel 1922 eredita la bottega del suo maestro. Nominato Professore dell’Accademia Fiorentina delle Arti e del Disegno nel 1954, nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze è conservato il ritratto in marmo di “O. Giglioli”.