Monumento alla Vittoria

Nel 1925 fu indetto un concorso nazionale per l’esecuzione a Forlì di un “Monumento alla Vittoria” da inaugurarsi il 30 ottobre del 1932, decimo anniversario della “rivoluzione fascista”.

Il concorso venne vinto da un personaggio gradito al regime, l’architetto e ingegnere Cesare Bazzani il quale volle creare un monumento che rispetto agli altri avesse la particolarità di poter avere due lati principali su cui accogliere cerimonie, uno rivolto verso il giardino pubblico e l’altro verso la stazione; questa caratteristica venne sottolineata anche da Mussolini nel discorso d’inaugurazione che pronunciò dal balcone del palazzo del Governo di piazza Saffi dicendo del monumento “…da una parte la pietà per i caduti, dall’ altra l’ esaltazione fiera della vittoria…”, per cui l’intera opera fu chiamata anche Monumento ai Caduti.

Architetto Cesare Bazzani

Il Bazzani progettò una importante struttura architettonica composita completamente rivestita in marmo di Trani, alto in tutto 32 metri: un basamento rialzato con i lati minori tondi, su cui insistono tre elementi: al centro una colonna dorica alta 22 metri la cui base contiene una piccola cappella in cui si entra da una porta di ferro: dal soffitto della cappella si accede alla scala a chiocciola contenuta all’ interno della colonna, che arriva fino alla sommità di questa; la scala prende luce da due piccole aperture presenti sulla colonna stessa. Ai lati due parallelepipedi decorati da due bassorilievi ciascuno, eseguiti da Bernardino Boifava, che raffigurano i momenti fondamentali della vita degli eroi, cioè l’attacco, la difesa, il sacrificio e il trionfo, e che sui lati che guardano verso il piazzale, una fontana con un moderno che rappresentano il sacrificio della Vittoria.

Monumento alla Vittoria

Monumento alla Vittoria, parte basale

Monumento alla Vittoria Veduta dei primi anni 30
Preparazione dell’inaugurazione di Mussolini, Scultura in bassorilievo su uno dei due parallelepipedi Scultura in bassorilievo su uno dei due parallelepipedi
Una delle due fontane laterali Mascherone di una fontana

In alto il capitello della colonna ospita una base rotonda decorata su cui è collocato un importante gruppo scultoreo bronzeo di tre figure femminili alate che rappresentano il cielo, la terra e il mare.
Il modello venne eseguito dallo scultore Bernardo Morescalchi che affidò la fusione alla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Firenze. Il Marescalchi aveva lavorato in precedenza con la Fonderia Artistica Marinelli per la fusione di opere di grandi dimensioni, come i Cavalli di Forlì.

Le due piccole finestre lucifere per la scala interna Finestra lucifera sulla sommità della colonna Bronzo del Monumento alla Vittoria
Bronzo del Monumento alla Vittoria Bronzo del Monumento alla Vittoria Bronzo del Monumento alla Vittoria, particolare
Monumento alla Vittoria, particolare Firma della Fonderia Artistica Marinelli di Firenze sulla base dei bronzi

Il Monumento alla Vittoria nella Fonderia Marinelli di Firernze in attesa di venir imballato

Uno dei due Cavalli modellati da Morescalchi e fusi dalla Fonderia Ferdinando Marinelli di Firenze Uno dei due Cavalli modellati da Morescalchi e fusi dalla Fonderia Ferdinando Marinelli di Firenze

Nell’ottobre del 1932 Mussolini inaugurò ufficialmente il monumento con una grande cerimonia e col discorso dal balcone del Palazzo del Governo.
Successivamente, nel giugno del 1938 fu il Re Vittorio Emanuele III che visitando Forlì si soffermo ai piedi del monumento deponendo una corona.

Visita di Mussolini per l’inaugurazione del monumento Mussolini visita i cantieri del Monumento alla Vittoria

Visita di Mussolini per l’inaugurazione del monumento

Discorso di Mussolini dalla terrazza del Palazzo del Governo a Forlì

Ricercando negli archivi della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli è apparsa una lettera, datata 28 aprile 1923, successiva all’ inaugurazione del Monumento che la Fonderia scriveva al Podestà di Forlì, in cui veniva richiesto il pagamento per “le lettere per il monumento la Vittoria”, di cui era ancora creditrice. Si tratta delle lettere della scritta applicata in alto sotto il capitello della base dei bronzi.

Lettera della Fonderia Ferdinando Marinelli

Nell’ anno 2024 il Comune di Forlì ha previsto un sopralluogo per monitorarne la “salute”, seguìto dallo Studio Tecnico Nerodichina di Forlì con l’architetto Giancarlo Gatta. Le Vittorie alate hanno presentato spacchi e rotture; ma la cosa più particolare sono stati una serie di fori che in un primo momento hanno lasciato nel dubbio gli studiosi e solo dopo un colloquio tra l’architetto Gatta e Ferdinando Marinelli Jr. gestore della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli si è capito essere dovuti a proiettili dell’ ultima guerra.

La scritta di lettere bronzee sotto il capitello della colonna, dettaglio

La scritta di lettere bronzee sotto il capitello della colonna

Sopralluogo sul Monumento 2024

Sopralluogo sul Monumento 2024

Fori di proiettili

Fori di proiettili

Fori di proiettili

Fori di proiettili