Descrizione
L’opera in marmo dello scultore ateniese Apollonio di Nestore, databile al I secolo a.C., è considerata una copia di un originale bronzeo del II secolo a.C. Fu rinvenuta a Roma agli inizi del XVI secolo e deve il suo nome alla sua prima collocazione all’interno del Cortile di Belvedere. Michelangelo e Raffaello studiarono a lungo l’opera e ne rimasero affascinati. Michelangelo si sarebbe addirittura rifiutato, secondo una leggenda, di restaurarla giudicandola troppo bella per essere modificata.
Il calco da cui deriva la fusione a cera persa in bronzo statuario, è stato eseguito direttamente in Vaticano nel 1932 da Ferdinando Marinelli Sr., ed è ancora oggi conservato nella collezione della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli